martedì 10 febbraio 2009

Il mio primo giorno di piscina !

Oggi nonostante mi fossi addormentato alle 5 alle 9 e 30 ero già sveglio.
Avevo due chances davanti: riaddormentarmi oppure fare qualcosa di piacevole per la mia vita. Inutile pensare a tutte le altre cose che mi aspettavano davanti. Come dice mio zio, la vita è divisa in 3 parti ogni giorno: 8 ore di sonno, 8 ore di lavoro, 8 ore di piacere. Io tendo a fare sempre 16 ore di lavoro mentale. Quindi ho scelto: andarmi a tuffare in piscina ed iniziare lentamente.

Un tempo, l'idea di dimagrire, di perdere peso, di cambiare vita, di farmi vedere nudo in piscina, di fare cose differenti, mi faceva venire un'ansia immensa ed io talmente atterrito rimanevo a casa senza fare nulla e mangiavo.
Oggi invece conosco la strada e so che posso sbagliare e nessuno mi aggredirà, e se lo farà sarà per un suo difetto e non una mia defaillance. Avere fallito in passato non ti distrugge, ti insegna a capire i tuoi errori ed sviluppare la capacità del capitano: essere tranquillo nel mare in tempesta (perchè l'hai già vissuta e ne hai capito forze e debolezze) e puntare sempre la rotta qualsiasi avversità ti si è pone innanzi.

Con questa nuova mente dove tutto è normale, ed io ho diritto a stare bene, mi sono tuffato nell'acqua a 29 gradi.
Non pensavo assolutamente al giudizio degli altri, mi dicevo "ridendo" stasera mi verranno tutti i dolori di questo mondo; salutavo tutti quelli che c'erano senza incupirmi e nascondere il mio corpo; sguazzavo come un balenottero che si trova nel suo ambiente.

Ora sono anche di buon umore e posso iniziare a lavorare.

(Ah, un ultima cosa: mi sono anche pesato. C'e' un kiletto extra dopo questo fine settimana di bagordi ma nulla è e scomparirà a breve)

Giuseppe Chillemi
(Che ricomincia il percorso fisico a 185,5 kili.)

2 commenti:

Enrica ha detto...

:-)))
:-)))
:-)))

Bello leggerti.

La storia di Eluana mi ha preso molto e mi sono assentata "mentalmente" per un po'.

Dai :-)

Stare bene è non solo un diritto, ma anche un dovere :-))).

Enrica

Giuseppe Chillemi ha detto...

Mi piace questa storia del "Dovere" di stare bene.