domenica 1 febbraio 2009

Inghiottire o sputare la vita

"Aggiliniare"
Probabilmente nessuno di voi conosce questo termine, infatti è prettamente siculo. Per capire cosa significa immaginate di insultare una persona e questa anzicchè rispondervi cambia in volto, si deprime e si sta zitta.
L'effetto che avete immaginato è quello della frase in questione. Ossia inghiottire un qualcosa che ti ha fatto veramente male e non sputarlo fuori rimandandolo direttamente al mittente.
"Aggiliniare" è come inghiottire una dose di veleno e non sputarlo fuori e vomitarlo. Ricordate cosa faceva il gigante del film "Il miglio verde?" è la stessa cosa.

Perchè vi parlo di questo termine ? Perchè sta alla base della passività che molti noi obesi abbiamo verso le negatività della vita indotte dagli altri o dedotte da noi stessi. In psicologia si occupa di questo la branca l'assertività: "mai dire si quando si vorrebbe dire di no".

Io sono "Aggiliniato" per tante volte nella mia vita: ho inghiottito cose che non tolleravo, giudizi altrui che non mi piacevano, scelte imposte e non volute ed ognuna di queste volte un pezzo di me è crollato, esprimendosi con la depressione, non volendo uscire di casa per anni. Io ero quello che sistemava in famiglia le cose accollandosi colpe che non aveva; prendendosi gli impegni più grandi della propria età che gli altri mi imponevano, subendo le pressioni di chi mi voleva sottomesso. Cosi' sono impazzito e poi sono arrivati gli attacchi di panico, quelli pesanti e le cure e le medicine.

Essere passivo e sottomesso ed "Aggiliniare" sempre è la strada che porta a disturbi psicosomatici, al bere, al drogarsi, al mangiare.
Ed io ho mangiato. Ho mangiato sino a diventare quasi 200KG prima di capire che le colpe non erano mie, che avevo subito scelte imposte dagli altri, che la famiglia aveva dei difetti congeniti molto grossi che avevano totalmente fuorviato il giudizio delle mie azioni, che gli obbiettivi erano insostenibili ed incompatibili per un ragazzo.

Il cambiamento.

Immaginate la difficoltà per una persona zeppa di intelligenza logica cosa vuol dire capire che qualcuno trova il suo equilibrio e la soddisfazione nel provare potere su di te.

Immaginate ora cosa voglia dire gridare al mondo "io sono questo !" ed autoapprezzarti e trovare giusto il distaccarsi dalla gente che vorrebbe che tu fossi un altro (e pensate quanto grave sia nel momento in cui è la famiglia il soggetto da cui devi distaccarti perchè sono loro a volerti diverso).

Immaginate che vuol dire parlare con gente che sembra provenire da un altro mondo e quando dici: "io ho i miei sogni" questa pensa "la vita è sempre stata il continuare il lavoro del padre, il sottomettersi, accettare le regole scritte da altri".

Avete immaginato ? Vi siete sentiti avviliti e siete rabbrividiti ? Avete pensato che la ribellione fosse impossibile ? Questo è l'effetto del lavaggio del cervello che vi ha imposto di essere dei bravi ragazzi. (Molti obesi ed anoressiche sono stati dei bravi/delle brave ragazzi/e molto precoci per la loro età)

Ora affrontiamo le basi per uscirne.

Iniziamo con un esercizio mentale. Pensate a qualcosa che non avreste mai fatto: fare "raggelare" chi vi cerca di sottomettere. E' difficile, lo so, perchè siete abituati a perdere. Ammettete a voi stessi che avete paura e non vergognatevi nemmeno a dirlo a coloro che vi stanno cercando si sottomettere ma alla fine dite la vostra e prendete posizione: "io non accetto che tu mi offenda e da oggi no ti concedero' più di farlo". Il vostro torturatore prima le proverà tutte per "rimettervi sotto" incrementando ricatti e pressione (e sono certo che sarete pervasi da pensieri catastrofici) ma vi assicuro che a lungo termine vedrete che voi sarete più forti ed in lui crescerà la paura e sarà lui ad "aggiliniare".

Proseguiamo con un altro esercizio. Immaginate di trovarvi di fronte a vostro padre o vostra madre o al capo che cerca di pressarvi per farvi fare cose che non volete o, nel caso del capo, a chiedervi straordinari non pagati, estenuanti turni, tempi troppo brevi e quanto altro ci sia di ingiusto. Ora dite a voi stessi la verità "io sto per permettere a queste persone di farmi dire si' quando voglio dire di no". Questo NO gridatevelo in corpo, cambiate il vostro viso in rabbia ma pacatamente spiegate le vostre motivazioni e resistete al tentativo di piegarvi (spesso con ricatti e sensi di colpa) che gli altri attueranno.

Avete appreso le basi delle formazione e della crescita del pensiero assertivo.

Per il momento vi lascio cosi'. Ragionate su quante volte avreste voluto esprimere ed agire diversamente da quanto volevate. E quindi quante volte avete inghiottito il veleno anzicchè sputarlo. Ora è tempo di invertire la rotta.

Ribadisco infine: come vedete, continuo a non parlare di dieta ma di problemi psicologici che sono le fondamenta su cui il disturbo alimentare si basa.

Giuseppe Chillemi

6 commenti:

andromeda ha detto...

sì sono d'accordo, parlare di cibo per me è l'ultimo dei problemi con i disturbi alimentari. sei stato anche molto chiaro dello spiegare cosa significa essere assertivi ti ringrazio. mi trovo in un momento così critico che sto ri-vagliando l'ipotesi di tornare dallo psicologo... per l'ennesima volta sapendo anche che economicamente è molto pesante per me. Alessandra (Padova)

Enrica ha detto...

Ciao Giuseppe,
trovo come sempre molto interessante e "vero" tutto quello che scrivi.
Ma ... e perdonami questi continui ma ... ancora lontano da quel distacco che ti permetterà di trovare la tua strada.
Sono una che per una vita ha "ruminato" sul passato, su quel che ho provato, su quel che gli altri non hanno fatto. E mi è servito tanto poco.
Sai quando ho sentito che il cambiamento vero cominciava a manifestarsi? Quando ho cominciato a fare piccole scelte. E le ho portate avanti come se fossero la scelta più importante della mia vita. E mi sono concentrata solo su quello. Come quando si è impegnati per un esame o un concorso. Sai che la tua vita non dipende solo da quello, ma sai anche che è un capitolo importante e che se lo superi se ne apre uno nuovo.
Hai scritto tempo fa che ti sei iscritto finalmente in piscina. Ci racconti come va? Che sensazioni ti sta dando? Sei sei soddisfatto o deluso. Se senti che è stato un buon passo?
Enrica

Giuseppe Chillemi ha detto...

Ciao Enrica,
io ho ruminato una vita causando un problema più grande del problema ma ora è accaduto una cosa: si sono sbloccate le emozioni e riesco a pilotarle con la concentrazione.
Non si tratta più di ruminazioni ma di rafforzare schemi mentali alternativi.
Come è accaduto ?
E' stato il caso: di botto ho preso decisioni diverse che mi hanno cambiato emotivamente e mi sono arricchito.
Per questo ti do pienamente ragione: chi soffre di Emotività Bloccata (e tu mi capisci, visto che hai letto Goleman) è meglio agire anzicchè pensare.

Giuseppe Chillemi

Giuseppe Chillemi ha detto...

Per Andromeda: volevo avvicinarmi al tuo blog ma purtroppo è "riservato".

Giuseppe

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu