martedì 24 febbraio 2009

Corpo malato in mente malata

Nella lunga strada percorsa con il disturbo alimentare ho incontrato tanta gente che ne soffriva come me.

Forse vi verrà difficile crederlo ma tutte queste persone avevano prima un problema mentale e poi un problema corporale.

I mali del cervello sono tanti. Ho visto chi si ossessionava perchè doveva raggiungere il peso "forma" e chi addirittura quello "estetico", imposto dalla TV. In entrabi casi questo disagio personale innescava meccanismi che si autoalimentavano ed accrescevano i disagi. A diete seguivano periodi di ripresa del peso con gli interessi; chi invece iniziava a purgarsi, vomitare ed usare lassativi; chi perdeva il controllo e si alimentava sino a scoppiare.

Un trattto comune a tutti era ed è la scarsa autostima. Associavano il proprio valore interno all'esteriorità ed ai giudizi altrui. Cosa quanto mai deleteria.

Poi ci sono le emozioni, che ad un certo punto sballano e compensiamo sempre con il cibo sino a diventare asettici e non percepurle più.

Ho visto anche gente, e sono stato uno di quelli, che ha perso tanti chili per poi ritornare indietro quasi mancasse uno scudo a proteggerci. Perdere peso non significa diventare automaticamente felici. Prima si diventa felici e poi si perde peso ed in maniera ragionevole.
Uno di questi giorni vi riportero' il brano di un libro e rimarrete stupiti. Perder poco, più volte e nel lungo periodo è l'unica soluzione. Questo dovete farlo per il pericolo dell'onda fantasma... Cosa e' ?

L'onda illusoria, come la chiamo io, è quello stato di trance e di forte motivazione dove iniziamo a dimagrire ben motivati. C'e' una amore in corso; belle senzazioni e momenti positivi della nostra vita; obbiettivi chiari. Poi man mano quest'onda, questa personalità fantasma scema e ci ritroviamo nuovamente quella precedente.
Ho visto tanti cavalcare quest'onda per poi rimanere in balia della corrente quando si esaurisce e ritornare a riva peggio di prima. L'onda mentale è scomparsa e la nostra personalità di sempre riaffiora e con essa le maledette parole che ci diciamo:

  • Non valgo niente (autostima scarsa)
  • E' meglio abbandonare tutto perchè sto sbagliando in continuazione
  • Il cibo è il mio unico amico
  • La famiglia è tornata a darmi problemi
  • Sono nuovamente solo/a
  • E tutta una serie di altre problematiche irrisolte che riemergono, ciascuno la sua.

Mi piace molto il nome del blog di Enrica: "cambio testa". E' il sunto di anni di esperienza con questo disagio: prima cambio me stesso/a, poi dimagrisco. Altrimenti è come costruire un castello di sabbia che alla prima mareggiata scompare. Perdere peso si basa su solidi fondamenti mentali.

Prima di iniziare una dieta per perdere 15-20 kili spendete qualche euro ed andate da un valido terapeuta e non vergognatevi di chiedere la sua esperienza nel settore dei disturbi legati all'obesità. Se non ne ha, abbandonate e passate ad un altro fino a quando non trovate colui che vi capisca e vi indirizzi. Probabilmente non lo lascerete ma se farete solo 2-3 incontri con lui avrete già un quadro chiaro della vostra situazione e vi chiarirà molti stronzate messe in testa dai media, da voi stessi e dalla cultura generale errata sull'argomento.

Io sto combattendo a lungo con la mia testa. Ora ho un notevole controllo e posso dire che di risultati ne ho ottenuti:

  • Sono scomparse le mega abbuffate
  • Mangio molto poco rispetto a prima
  • Mi alimento in maniera più sana
  • Sono più assertivo
  • Sono positivo verso il futuro (tranne in qualche caso di ritorno della depressione)
  • Capisco più il punto di vista degli altri
  • Riconosco l'arrivo della fame improvvisa
  • Non faccio più diete se non sono in grado di portarle a termine
  • Non mi sento più in colpa per ogni cosa che accade in questo mondo
  • Non faccio iperprogetti ma sto cercando di rimpicciolire anche la mia testa
  • Correggo coloro che mi danno consigli sbagliati
  • Ho meno paura del mondo e della gente
  • Inizio a stimarmi
  • Esco più spesso
  • Non mi vergogno a scrivere questo blog
Per uno che era arrivato al punto di non ritorno, queste sono tante vittorie.
Diciamo che mi trovo al 20% del mio cammino

Giuseppe Chillemi

1 commento:

Enrica ha detto...

Caro Giuseppe,
l'onda illusoria è una metafora fantastica.
Posso rubarti l'espressione?
A parte la banale ironia, mi sembra che tu stia facendo un gran bel lavoro su te stesso. Quando ti ho conosciuto più volte ho espresso la mia perplessità nel non sentire in quello che scrivevi un "sentimento positivo". Ora questa sensazione mi arriva tutta e mi arriva molto forte.
Leggerti era interessante. Ora è un piacere.
Enrica