sabato 13 aprile 2013

La pedalata della tristezza


Se faccio i conti, è da cinque settimane che non salgo sulla Cyclette.
Ogni volta che la guardavo mi veniva rabbia, disagio...
Nella mente apparivano ricordi e sensazioni di gente che mi insultava, denigrava, prospettava futuri terribili, etc...

Oggi mi sono preso di coraggio. Sono salito sul'attrezzo ed ho messo la resistenza al minimo. Nemmeno le scarpe da tennis avevo ma delle semplici ciabatte da mare.
Ho pedalato, mesto e triste, mi veniva da piangere.
Volevo gridare ma una forza inconscia mi soffocava e mi diceva che dovevo stare male.
La TV mi ha aiutato a resistere....
A metà strada sono sceso per i soliti dolori alla prostata. Non mi è fregato di non avere fatto tutto di un fiato. Io, il corpo che si muoveva, e la mente. Dovevamo rimanere soli per parlarci e capirci.
Si, il bimbo piccolo dentro me è triste e vorrebbe gridare il male che si porta. "Smettila, Smettila, scendi" mi diceva ma l'ho trascinato in quella lenta e moribonda pedalata.

Un problema psicologico. Ecco perchè non ci sono salito: sofferenza inespressa che si è presentata ed ha fatto resistenza.

"Bravo !. Non ci credo ma lo dico.

Giuseppe Chillemi

Nessun commento: