mercoledì 20 maggio 2009

Motivi per non perdere peso

In questi giorni ho avuto modo di riflettere molto su quello che stava accadendo riguardo alla ribellione verso la perdita di peso.

Ho provato ad immaginarmi come sarei stato con 40 kili meno e devo dire che ogni volta appariva dell'ansia. Cosa e' e perchè appare è stato un mistero sino a pochi giorni fa, poi ho cercato delle immagini di situazioni ansiogene dentro il mio io e ne ho trovate alcune.

Nella dimensione extra extra extra large ci sono dei vantaggi. Innanzi tutto è una vita consolidata e stabile ed alle volte senza risvolti negativi, quindi non si vede il motivo per cambiarla. Dichiararsi "ammalato" è un'ottima scusante per non fare certe cose e questo è un vantaggio. Dimagrire vuol dire rientrare nel circolo della vita da cui ne sono fuoriscito: confrontarsi con l'altro sesso, prendersi delle responsabilità ed in qualche modo crescere, diventare uomo e non più ragazzo in preda al solito menage.

Insomma è come avere un mare davanti che aspetta che tu ti tuffi e non lo fai mai per paura che nuotare possa affaticare, che qualche medusa potrebbe toccarti o pungerti il piede.

La mente, come si sa, è restia a cambiare gli equilibri in cui si trova se davanti non ci sono delle motivazioni molto più forti di quelle che ti impongono di restare dove sei.

Si, è una questione di motivazioni da scrivere e mettersi in mente e nel frattempo usare tutti i trucchetti necessari per quando il nostro io cercherà di sviarci dalla nuova via come mi è capitato di recente.

E' tempo di scrivere un fogliettino con i pro ed i contro e portarmelo sempre in tasca per motivarmi. Lo avevo già fatto su questo blog ma occorre qualcosa di più tangibile.

Giuseppe Chillemi

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