lunedì 15 dicembre 2008

Pensieri

A volte mi faccio prendere dai pensieri negativi. Oggi forse è una di quelle giornate storte dove tutto viene visto come nero.

Guardo la mia pancia e mi dico "che schifo", mai nessuno ti vorrà.
Mi sento appesantito ed ammalato e penso che non guariro' mai.
Sento il mio stomaco zeppo di schifezze, anche se ho mangiato corretamente, e sento i chili che aumentano.
Inizio a pensare che la sera dovrei mangiare più leggero per stare globalmente meglio.
Vedo tutto quello che ho da fare e mi deprimo.
Non ho voglia di andare avanti e mi piacerebbe avere la bacchetta magica che risolve tutto in un colpo solo.
Riguardo gli anni trascorsi e mi dico: cosa ho fatto della mia vita ? Dove andro' a finire ?
Sento una gran solitudine dentro e fuori. Mi mancano amici, compagnia, feste, gente che ride e che scherza.

Mi sono sfogato. Scrivere è come un disintossicante che ti svuota dentro. So che le cose si risolvono ad una ad una ma, come ho scritto, mi piacerebbe avere la bacchetta magica che non esiste.

Stasera una doccia e poi a nanna. Domani sarà tutto più positivo.

Giuseppe Chillemi

4 commenti:

Enrica ha detto...

Cosa è successo Giuseppe?
Non mi meraviglia quello che scrivi, so bene cosa significa provare una solitudine che ti stritola. Ho la fortuna, rispetto a te, che ho alle spalle una vita che per un periodo è stata intensa, arricchente ed entusiasmante. Poi mi sono persa.
Segno che comunque abbiamo un demone dentro con il quale dobbiamo lottare sempre.
Amen, così è. Un diabetico insulino dipendente, non deve forse convivere per sempre con questo suo status? Ed un paraplegico? O un epilettico?
Vorrei esserti utile. E vorrei tanto che tu prendessi una decisione. Si, te lo ripeto. Vorrei tanto che tu prendessi una decisione.
E' questo che non mi arriva da tutto quello che scrivi.
L'obesità è una brutta bestia, ti deforma il corpo e la testa.
Iscriviti a quella maledetta piscina, muovi il culo o scegli per un'altra strada. Ma fallo. Rompi questo circolo vizioso. Se ti è utile sistemare prima il corpo non escludere l'aiuto che ti potrebbe arrivare dalla chirurgia. Se senti che è la testa quella che merita pima di tutto attenzione, cerca chi ti sostenga in questo viaggio.
Ma cavolo Giuseppe, hai cervello da vendere, regalagli un corpo che ti faccia sentire a tua agio e se da solo non ce la fai accetta quello che la scienza oggi ti può regalare.
Se non fossimo così lontani avrei voglia di dirti, stacca, vieni da me per un po' di tempo e insieme sarà tutto più facile.
Scrivimi se vuoi al mio indirizzo. Leggerti mi farà sempre piacere.
Enrica

Enrica ha detto...

Ci penso da questa mattina e mi chiedo se il mio intervenire non possa in qualche maniera essere elemento disturbante, piuttosto che coaudiuvante.
Pensaci e decidi in tutta libertà
Enrica

Giuseppe Chillemi ha detto...

Ciao Enrica,
ti scrivo dal lavoro dove oggi sono ritornato dopo la giornata nera di ieri.
Che dire ? Le tue parole non sono certo una pressione ma rappresentano uno sprono: "non lamentarti e metti avanti a te un passo alla volta".
Il tuo invito poi, mi fa sentire voluto bene e coccolato. Giuro che se fossi vicino a te lo accetterei ma la distanza ci è nemica e quindi occorre fare da solo ed accettare queste tue coccole virtuali.
Oggi, anzicchè lamentarmi, ho ripreso a lavorare, sono andato in azienda ed ho ricominciato la routine giornaliera.
La piscina arriverà a breve. Ho dovuto spendere i soldi per altro ma risanero' la situazione.

Ti stringo e ti ringrazio di avventura.

Enrica ha detto...

mmm ... bene.
Ora se me lo consenti ti propongo di venirmi a trovare virtualmente :-)
Ho postato una specie di gioco con le foto che ho dedicato a te e Vodkamente.
Ti sprono a farlo, utilizzandolo come metodo per fissare piccoli obiettivi.
E poi, forza, le giornate comincieranno ad allungarsi ... e la luce è sempre un fantastico medicinale.