venerdì 19 dicembre 2008

Tentazioni

Oggi mi trovavo per strada, senza avere fatto la merenda pomeridiana.
Ho iniziato a sognare tavola calda fatta di pizzette ed arancini; poi sono passato davati al banco del sanguinaccio ed altri sogni culinari si sono affacciati; infine il carrozzone dei panini con wurstel e patatine.
Dentro di me dicevo in continuazione: "cedo, si che cedo, tanto poi mi perdono"; e poi "no, non cedo, arrivo a casa dove c'e' un'arancia che mi attende".
Alla fine della battaglia ha vinto l'angioletto.
Ora sto davanti al computer, ho messo su la cena ed ho mangiato qualche mandorla e l'arancia che mi ero ripromesso.
Nel mentre scrivere mi rilassa e quindi penso ancora meno al mangiare.

Questa è la lotta che in questi giorni si sta consumando fra il mio io del passato e quello che vorrei essere in futuro. Fra "Harriet" che mi dice: "fallisci un'altra volta, tanto ci sei abituato" ed il piccolo bambino che vuole crescere dentro me e diventare adulto.

Venti volte mastico questa arancia, venti volte per ogni spicchio sino a sentirne le fibre e gustare pure quelle perchè la bocca è fatta per goderne non per essere un imbuto verso il tubo digerente.

Giuseppe Chillemi

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