martedì 30 dicembre 2008

L'ecosistema sociale inquinato

Come vi ho scritto, ci sono cose da non dire ad un obeso e comunque ad una persona che ha una sofferenza psicologica.

Da un paio di giorni alcune persone sono ritornate all'attacco: "ma cosa stai facendo della tua vita", "dovresti uscire giorno per giorno", "devi dimagrire e migliorare la tua salute", "ti devi dedicare all'attività di tuo padre", "noi abbiamo raggiunto già una certa età", "ti devi creare un futuro" etc. etc. Tutto questo come se tali pensieri non fossero nella mia mente, come se un futuro migliore no lo volessi e nessuno accetta che quello che vedo per me è differente ma siccome non è conforme ai modelli altrui ti danno contro.

Tutto questo, invece che aiutare lo spirito lo distrugge perchè dentro di te senti che sei un inutile, un fallito, un inetto, una persona incapace di raggiungere obbiettivi.

E' difficile non indietreggiare nella lotta per la ricostruzione della tua personalità, per distruggere i modelli mentali che reggono il disturbo alimentare. Le parole e le emozioni degli altri nei tuoi confronti ti tuffano nei peggiori incubi perchè li evocano.
In un libro di psicologia leggevo che se qualcuno ti dice "non pensare ad un elefante bianco" la prima immagine che ti viene in mente è quella dell'elefante bianco. Allo stesso modo, se qualcuno di evoca sentimenti di speranza con parole negative allora quella negatività appare ed inizia ad inquinare la tua anima.

A volte mi verrebbe voglia di gridare. Nel passato l'ho fatto ma ora, a 34 anni suonati bisogna trovare nuovi modi per disinquinare questo ecosistema che ti corrompe e rovina lo spirito. Innanzi tutto occorre evocare la positività che c'e' dentro di me.

Io sono una persona molto complessa, che ama lo studio, la conoscenza e vivere in un posto dove queste cose non sono apprezzate perchè non sono fonte di soldi immediati ma a più lungo termine è difficile. Ma io so che valgono ed alla lunga porteranno i loro frutti.
Sono anche una persona onesta e buona di animo: cerco di aiutare chi mi è vicino, provo a creare collaborazioni, calmo gli animi quando si infiammano, sono prodigo di parole gentili verso chi ne ha bisogno. Lo faccio istintivamente e questo è un altro punto a mio favore.
Poi c'e' l'andare controcorrente e l'essere più avanti rispetto ai tempi che corrono. Spesso mi è capitato di vedere oltre ed avere idee, pensare progetti e raggiungere conlcusioni che solo molti anni dopo gli altri hanno realizzato.
Ho anche una spiccata sensibilità ma questo, oltre che un dono, è pure un male perchè molte volte mi viene difficile evitare che gli altri non impregnino il mio spirito con la loro negatività.

E' dura attendersi ogni giorno una parola gentile ed invece ricevere solo denigrazione ed "istruzioni d'uso per la vita". E' dura perchè nessuno parla al tuo io come questo vorrebbe che gli parlassero. Ed allora devi affidarti alla meditazione ed alla ricerca di pensieri positivi al tuo interno che caccino quelli negativi. Devi portare pace dove è sopraggiunta la tempesta e ritrovare la rotta che si è persa.

Qualsiasi dieta è unitile se prima non impariamo a chetare i demoni che si manifestano col disturbo alimentare.

Giuseppe Chillemi

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