Stavo guardando la TV e mi sono sentito disturbato da qualcosa di indefinito. Mi è venuta fame ed è iniziato il corto circuito nella mia mente. Ho quindi attivato i trucchi di cui al punto precedente. Quando è smessa la smania di cibo guidata da un'ansia attiva è iniziata la smania di cibo rifugio guidata da uno stato depressivo. Ho nuovamente resistito cercando dentro me pensieri piacevoli e valorizzati. Alla fine l'umore è risalito e sono riuscito a resistere sino alle 19, ora in cui ho mangiato un grappolone gigante di uva.
Anche oggi ho usato il trucchetto della frutta dopo pranzo (alle 17) per ammazzare un po' la fame.
Ormai ho capito una cosa: anche se sbaglio devo perdonarmi e non farmi buttare già da queste sensazioni a cui ho fatto sempre fronte con il cibo (che poi mi deprime, che chiede ancora cibo etc. etc.)
Uno dei prossimi passi sarà quello di non dare la colpa a nessuno per cio' che è stato.
Giuseppe Chillemi
lunedì 8 ottobre 2007
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