mercoledì 23 gennaio 2008

Il cibo è una droga

Mi capita a volte di essere molto nervoso e ritrovarmi ad aprire il frigo o gli sportelli per cercare qualcosa da mangiare.
Quattro mesi fa, quando ho ricominciato la dieta, sapevo che sarebbe stato difficile lo scoglio dei 3-4 mesi ed infatti la barriera è già qui. Spesso e volentieri mi sono ritrovato a sgarrare fuori orario. Il mio corpo cerca il calmante a cui si è affidato una intera vita e lo cerca prepotentemente... a volte lo argino, molto spesso rispondo con uno sgarro.
Rileggo quello che ho scritto in passato: niente superprogetti, niente diete ferree ma disciplina e furbizia... cosi' si affronta un male cosi' grande quale un disturbo alimentare.
C'e' una corrente psicoterapica che vuole predica "il disordine per mantenere l'ordine" ed io la sto seguendo. Ogni santo dì sto aggiungendo delle cose sfiziose come la cioccolata per dare in pasto al mio mostro quello che cerca e quindi mantenere un certo equilibrio. La mattina mangio la parte superiore di un mezzo panino con un po' di nutella e quella inferiore con un po' di mamellata. Se il pomeriggio il corpo chiede ancora la sua droga gli do qualche altra cosa "peccaminosa". Sembra che cio' riesca a mantenere un equilibrio ed evitare le abbuffate serali.
E' come la tossicodipendenza, se drogato togli la droga tutta in una volta il corpo si ribella, devi farlo piano piano e prolungatamente nel tempo dandogli ogni giorno un goccio in meno del male fino a togliergli l'abitudine. L'aggravante del cibo è che la droga, una volta che hai finito, non la dovresti più incontrare nella tua vita, il cibo lo incontri almeno 4 volte al dì e te lo pubblicizzano anche in televisione.

Giuseppe Chillemi

3 commenti:

Donna del Mare ha detto...

come non darti ragione?

Giuseppe Chillemi ha detto...

La strada è più lunga di quello che mi aspettavo ma proprio perchè cosi' lunga sono sicuro che riuscirà.

rigorosamente a dieta ha detto...

è lunga per tutti. la ddm a dieta con l'amica vientodeloeste...leggici.