Molto tempo fa mi ero trasferito in una città del centro nord: Pisa. Avevo appena 18 anni e c'ero andato per studiare. Dopo poco i problemi mi hanno inseguito ed anche li' sono stato male: depressione abbuffate, paranoie e quanto altro.
Come vi ho detto, il male a me ha preso quando ero molto piccolo e prima di scoprirlo ci sono stati anni di abbandono totale di chi mi stava vicino. Ho dovuto capire da solo che ero ammalato di qualcosa ed anche di cosa.
Diverse volte nei recenti anni mi è balzata l'idea di andare a vivere da solo ma non l'ho fatto ed in specialmodo perchè mi sono detto che i problemi mi avrebbero seguito ovunque solo che io sarei giunto a destinazione con l'aereo e loro con la nave. Non capita a tutti di viaggiare e dirci: qui sono diversa ? Ecco, state un po' di tempo in quel posto e vi scoprirete uguali a prima; la nave è giunta.Cosi' sono rimasto a casa e qui sto imparando l'arte di organizzare la mia giornata e la vita: computer, spesa, pulire i piatti e trattenermi da aprire il frigo e gli armadi. Sempre è a disposizione una razione di verdura di emergenza con cui affrontare i momenti critici e riempirsi lo stomaco di cose poco caloriche.Io sono stato un mago dei 1000 obbiettivi, di fare centinaia di cose contemporaneamente saltando da un progetto all'altro ma ora è tempo di mettere il "da fare" in fila e fare le cose una per volta.Il primo obbiettivo, come ho scritto più volte, non è perdere peso, ma prendere il controllo della vita che sembra sgusciarti dalle mani in continuazione ed avere una DISCIPLINA.Una volta mi ribellavo a queste parole, urlavo in faccia ai miei che "ognuno ha il suo modo di essere, la sua libertà", ma oggi capisco che ritmi ed doveri sono uguali per tutti e prima o poi dobbiamo apprendere queste arti.
Giuseppe Chillemi
giovedì 13 dicembre 2007
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