Oggi mi ha colto un fortissimo rigetto verso il mondo. Sono rimasto in casa ed ho ingurgitato almento 6.000 calorie. L'ho fatto con felicità e senso di liberazione. E' stata la mia seconda pausa voluta da queta maledettissima dieta.
Ammetto che questa restrizione alimentare è un impegno mentale bello e buono che mi impone di comportarmi bene e diligentemente, come una castrazione continua. In questo momento non riesco a viverla in altro modo. Dovrei invece essere sereno e non sentire la necessità di mangiare ad orari non consono e quindi dovermi controllare e stare male di conseguenza.
Domani è un altro giorno ed è buono per riprendere il controllo e cercare di vivere più positivamente la dieta... poi sarebbe tempo di iniziare a pensare da uomo libero, cosa che non faccio e che mi pesa.
Giuseppe Chillemi
giovedì 6 dicembre 2007
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